Fino Stéphane
fotografo
ritrattista, moda, beauty
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FAQ Fotografia
Negli anni ho letto un gran numero di opere tecniche e teoriche sulla fotografia.
Oggi la mia biblioteca si è ridotta a poche referenze essenziali, libri che considero veramente utili, indipendentemente dal livello, dal principiante all’esperto.
Tra questi, consiglio senza esitazione le opere di Nath-Sakura, in particolare i due volumi del Manuale di fotografia e illuminazione.
Questi libri uniscono rigore tecnico, chiarezza didattica ed esperienza sul campo. Affrontano in profondità la luce, la composizione, l’esposizione e le scelte estetiche, con spiegazioni concrete e illustrate. Una base solida, sia per imparare che per perfezionarsi.
Riferimenti:
– Manuale di fotografia e illuminazione, Volume 1 & Volume 2
– Autrice: Nath-Sakura
– Disponibile sul sito dell’editore: Shoop


No, non è richiesta alcuna attrezzatura particolare per un corso per principianti.
È sufficiente presentarsi con una fotocamera reflex o mirrorless, di qualsiasi modello o marca. Non è necessario alcun sistema di illuminazione per iniziare; se possiedi un flash cobra, puoi portarlo, ma non è obbligatorio.
Per i corsi più specializzati, in particolare nella fotografia di ritratto, possono essere consigliati alcuni obiettivi o accessori per ottimizzare l’apprendimento. Questi suggerimenti sono personalizzati e ti verranno comunicati al momento della prenotazione, in base alla tua attrezzatura attuale e ai tuoi obiettivi.
Piuttosto che seguire un programma rigido, adatto la struttura dei miei corsi a ogni singolo allievo.
Con l’esperienza, ho constatato che ognuno apprende in modo diverso: le esigenze, il livello tecnico, gli obiettivi, ma anche il metodo di progresso variano enormemente da persona a persona.
Per questo privilegio un approccio personalizzato. Prima di proporre una lezione singola, uno stage di più giorni o un accompagnamento regolare, dedico sempre del tempo a un colloquio preliminare, di persona o a distanza. Questo incontro mi permette di valutare le tue competenze, capire le tue aspettative e costruire insieme a te una tabella di marcia su misura.
Questo approccio mi consente di offrirti contenuti personalizzati, progressivi e pertinenti, piuttosto che una formazione generica e poco efficace.
Sì, ma con una precisazione importante: è necessario distinguere tra sviluppo e ritocco, due pratiche spesso erroneamente confuse.
Lo sviluppo fotografico (sviluppo dei file RAW, gestione del colore, esposizione, contrasto, ecc.) è indispensabile in qualsiasi pratica fotografica seria. È una competenza che insegno sistematicamente nei miei corsi e workshop, in particolare con Capture One.
Il ritocco, invece, interviene in modo più sporadico. Quando una foto è ben progettata già in fase di scatto, con una luce ben controllata e una preparazione accurata (trucco, styling, ecc.), il ritocco diventa spesso inutile o ridotto al minimo.
Detto ciò, in alcuni casi (assenza di truccatrice, piccoli difetti della pelle, regolazioni locali) è utile sapere applicare un ritocco fine, localizzato e naturale, senza snaturare l’immagine né tradirne l’estetica.
Insegno quindi anche queste tecniche di ritocco mirato, in particolare per i ritratti, con un approccio sobrio e rispettoso dell’immagine originale.
La mia risposta preferita resta: la migliore fotocamera è quella che sai padroneggiare.
Può sembrare una risposta evasiva, ma è profondamente vera. Una macchina fotografica, per quanto performante, non potrà mai sostituire la comprensione che hai del tuo strumento e la capacità di sfruttarlo al meglio.
Detto ciò, la scelta di un corpo macchina dipende strettamente da diversi fattori:
– il tipo di fotografia che desideri praticare (sport, ritratto, paesaggio, reportage…)
– il budget
– il tuo livello di esperienza e la tua disponibilità (o meno) a investire tempo nell’apprendimento tecnico
– il parco ottiche a cui vuoi accedere (o che possiedi già)
Ad esempio, un fotografo sportivo avrà bisogno di un autofocus molto reattivo e di una raffica veloce, mentre un ritrattista privilegerà la gamma dinamica, la gestione del colore e il rendimento delle ottiche.
In sintesi: non esiste la “migliore fotocamera universale”, ma esiste la fotocamera giusta per te, in base al tuo utilizzo. E soprattutto, una fotocamera che conosci bene e con cui ti senti a tuo agio è spesso più efficace di un modello di fascia alta sfruttato male.
Sì, ma con una precisazione importante: è necessario distinguere tra sviluppo e ritocco, due pratiche spesso erroneamente confuse.
Lo sviluppo fotografico (sviluppo dei file RAW, gestione del colore, esposizione, contrasto, ecc.) è indispensabile in qualsiasi pratica fotografica seria. È una competenza che insegno sistematicamente nei miei corsi e workshop, in particolare con Capture One.
Il ritocco, invece, interviene in modo più sporadico. Quando una foto è ben progettata già in fase di scatto, con una luce ben controllata e una preparazione accurata (trucco, styling, ecc.), il ritocco diventa spesso inutile o ridotto al minimo.
Detto ciò, in alcuni casi (assenza di truccatrice, piccoli difetti della pelle, regolazioni locali) è utile sapere applicare un ritocco fine, localizzato e naturale, senza snaturare l’immagine né tradirne l’estetica.
Insegno quindi anche queste tecniche di ritocco mirato, in particolare per i ritratti, con un approccio sobrio e rispettoso dell’immagine originale.